Tuesday, October 11, 2005

Lavorare tutti

Cari fans di Grace, voi forse credete che la vostra beniamina sia solo una sciura tutta shopping, cosmesi e fitness, e che lasci al marito (io, per i newcomers che non lo sanno ancora) le incombenze del mantenimento della famiglia. Invece no! La tremenda notizia di questo mese, cari affezionati lettori, e' infatti che Grace, dopo le meritate vacanze estive di cui vi abbiamo narrato, e' tornata a lavorare.

Gia'. Grace lavora. Non ve l'aspettavate eh? Ma mica sempre. Lavora, come si dice, "a progetto", in redazioni televisive e affini. Una attivita' che le offre il destro per scaricare su di me la gestione di tutte le attivita' familiari possibili nel periodo in cui dura il "progetto", e di prendersi dei lunghissimi periodi di riposo appena il progetto finisce, perche' "meno male che e' finito, guarda, non non ce la facevo piu'".

In questo periodo Grace ha cominciato a lavorare ad una produzione che e' addirittura fuori citta' (dove spesso sono situati i capannoni industriali che vengono utilizzati come studi televisivi). Non cosi' fuori, pero', dai. Diciamo che in una mezz'ora di macchina ci si va. Che e' quanto ci metto io per andare a lavorare in centro in tram. Pero' gia' questa notizia fornisce a Grace il destro per denunciare supplementi di stanchezza e bisogno di riposo. E poi ci sono gli orari: dal pomeriggio fino a sera tardi. Figo, uno direbbe, cosi' la mattina e' libera. Invece per Grace tutto cio' si traduce immediatamente nell'affidamento diretto delle intere attivita' mattutine di preparazione bambini, colazioni, vestizioni, lavaggi, e accompagnamenti diversi, uno a scuola, l'altro all'asilo. E solo dopo tutto questo mi viene concesso di andare a lavorare io, mentre Grace riposa.

Va detto che l'ora in cui Grace torna dal lavoro non e' cosi' diversa dall'ora in cui io vado a dormire di solito. Diciamo intorno a mezzanotte. Anzi, quasi sempre quando torna sono sveglio e puo' liberamente raccontarmi di quanto e' stanca ha mal di testa piantala di leggere spegni sta luce ho bisogno di dormire.
Pero' la mattina mi alzo solo io.
Anzi, giorni fa ha detto "Beh, visto che prima delle tre del pomeriggio non si comincia a lavorare, forse faccio in tempo a fare Pilates, la mattina".

Le ore della sua assenza pomeridiana sono coperte da una tata che gestisce i ragazzi fino all'ora del mio ritorno, ma che appena varco la soglia di casa sparisce istantaneamente. Io sento solo il suo "Buonas..." perche' sull' "...era" le porte dell'ascensore si sono gia' chiuse. E io rimango li', in piedi, con la borsa a tracolla, la giacca, le scarpe, stravolto di stanchezza, e i due bambini che mi zompano addosso con le loro mille esigenze pratico-affettive.

Nel momento in cui il marito medio italiano si sbraca sul divano con ciabatte e vinello bianco di fronte al povvidenziale quanto letargico TG3, io devo preparare la cena ai ragazzi, farli mettere in pigiama, controllare i compiti, poi mangiare io una solitaria pastasciuttina mentre loro sono piazzati davanti a Disney Channel, che appena giro l'angolo verra' cambiato su GXT perche' quei disgraziati si guardano in segreto il wrestling che gli ho tassativamente vietato di vedere.

Dopodiche' scattano i rituali che portano alla buonanotte: pipi', mani, denti, racconto di storiella o lettura libro, somministrazione di goccine omeopatiche inutili ma che la dottoressa filo-indu' di Grace ha prescritto non si capisce perche', rimbocco coperte bacio della buonanotte e spegnimento luce. Ma tanto queste cose sono comunque di mia spettanza anche quando c'e' Grace.

Povera Grace, non solo distanze proibitive ed orari estenuanti. Si lavora anche nel fine settimana! Sabato scorso ci ha lasciati dopo pranzo, consegnandomi la lista della spesa da fare a Esselunga ( che comprendeva tra le altre cose il branzino allevato a Orbetello, l'insalatina biologica e Vanity Fair ), la sera ci ha telefonato dal ristorante vegetariano del paesino, dove era con i colleghi, e quando e' tornata mi ha fatto vedere gli acquisti fatti nei negozietti carinissimi che ha scovato nei dintorni, mentre dalla sua borsa di lavoro uscivano i nuovi numeri di Friendly, Psychologies e Io Donna.

Ah, va da se' che mi sto occupando io anche dell'indotto, tipo accompagnamenti vari a visite mediche e dentistiche. A proposito delle quali Grace giorni fa mi ha detto: "Sai l'assegno che mi hai dato per il dentista? Beh, ha detto che tanto paghiamo tutto alla fine e l'ho usato per iscrivermi a Pilates".