Tuesday, August 30, 2005

Vacances proletaires

Gli affezionati lettori di "Living with Grace" si staranno
immaginando, al rientro dalle vacanze, racconti mirabolanti su località
esclusive popolate da VIPs e capitani d' industria, con Grace che spopola
tra le boutiques e gli hotel di Capri e Costa Azzurra. Invece no, ed è
proprio questo il bello.

Siamo infatti reduci da una vacanza deliziosamente "proletaire" in un
bianco paesino del Gargano, sempre il solito, dove andiamo da 7 anni, ma non la famosa Vieste, ne' il tanto decantato Salento, meta dei new radical chic, bensì uno di quei posti dove è ancora possibile, per una famiglia di 4 persone, avere per tutto il mese di Agosto un appartamento vista mare a 5 minuti a piedi dalla spiaggia e altrettanti dal centro abitato per 1800 euro, e con altri 200 al mese avere il tuo ombrellone con lettini e sdraio in un comodo lido. Al "Twiga" di Forte dei Marmi la stessa cifra la paghi per un giorno, e il mare e' pure molto piu' brutto.
Totale duemila euro, tutto compreso, per tutto Agosto, per tutta la famiglia.

Una vacanza che, in linea di massima, rispecchia il mio ideale di relax estivo-familiare, e dove la mia giornata tipo si svolge così: prima colazione "healthy" a casa con té e cereali, capatina dal giornalaio, che non è una semplice edicola, ma un negozio di giornali all'antica, dove il titolare e' l' intellettuale di sinistra del paese, che vende anche libri, quaderni e guide di viaggio, ascolta classic rock alla Peter Frampton e Eagles oppure Radio Capital, e con il quale, dopo avere comprato i giornali del mattino, si discetta su massimi sistemi quali la crisi dell'editoria.
Supplemento di colazione al bar del lido, caffè e chiacchiere con gli amici della spiaggia. Sistemazione su sdraio sotto ombrellone e lettura secca dei giornali per tutta la mattina, supplementi compresi, interrotta solo dal bagno con i figli, occasionali castelli di sabbia o partita a biliardino.
Pranzo a casa cucinato amorevolmente da Grace, a base di delizie locali,
cozze, pesce, peperoni, cacioricotta eccetera, durante il canonico TG5 delle 13
comprensivo di rubrica "Gusto", e pennichellona pomeridiana fino alle 16
circa. Ritorno in spiaggia e lettura di libro fino alle 19 con le consuete
sporadiche interruzioni ludico-balneari.
Cene in ristorantini tipici o pizzerie del luogo con nomi tipo "Gianpizzaiolo", con famiglia e amici, oppure uscitina dopo-cena in paese per gelato e bancarelle, e a mezzanotte massimo a
dormire. Meraviglioso.

E qui viene il bello, cari Grace-fans. Troppo facile fare la Vip tra i Vips in Costa Smeralda o a St. Tropez. Provate voi ad avere come vicini di ombrellone non Furio Colombo e Petruccioli, come a "L'ultima spiaggia" di Capalbio, ma Gianni il macellaio, provate ad avere come compagni di giochi dei bambini dei truzzolotti che si picchiano tutto il giorno urlandosi "Cacacazz'!", "Chi t'a'mmuort'!", raccontano barzellette sconce, ed insegnano a tuo figlio di 4 anni a dire "T' riench' 'e mazz't' " ( ti riempo di botte ) in perfetto accendo foggiano. Provate ad avere come picco dell'entertainment estivo non un dj set di Pete Tong al Pacha ma un concerto di Umberto Tozzi al molo. Provate, in questa Italia "vera", ad essere Grace.

Infatti, nella giornata ideale descritta poco fa, dov'è Grace? Be', in linea
di massima, non c'è. E' con le amiche.
La mattina esce prima di tutti per prendere il caffè, con le amiche, e fare la spesa.
A me l'onere di preparare i bambini ancora sonnolenti ( pipì, mani, denti, costumi, ciabatte, maglietta, berretti ) e la borsa del mare con parei, costumi da bagno e tutto il resto ( "Porta tutto tu, io con questo male alla spalla non ce la faccio" ).
Quale male alla spalla? Boh, va bè.
Arriva in spiaggia a cose fatte: bambini incremati e sistemati a giocare, teli stesi sulle sdraio, e io che mi sono finalmente seduto con i giornali due secondi prima che arrivasse.
"Bella la vita eh? Tu, sempre lì tranquillo a leggerti il giornale!".
Due sgridate di routine ( "Fuori dall'acqua, voi due!" ) seguite dal consueto sbuffo che significa "Tutto io devo fare, qui...", poi si fa spalmare la crema sulla schiena da me ("Fai tu che non ci arrivo, con la mia povera spalla..."), e sparisce per fare una passeggiata sulla sabbia ( "mi fa bene alla circolazione..." ), con le amiche.
Durata della passeggiata: due ore, dalle quali ritorna sempre con qualcosa comprato dai venditori ambulanti. Nel corso della vacanza si è passati dal braccialettino senegalese al completo
di Dolce e Gabbana di dubbia provenienza, fino ad un enorme tamburo per la pizzica (ballo folcloristico pugliese) autografato dall'artigiano ottantenne.

Segue la canonica frase "Beh, io comincio a salire a casa a preparare il pranzo". Quindi a me la raccolta bambini, recupero di entrambi dai flutti, asciugamento, ritrovamento degli stessi da nascondigli vari, recupero teli, costumi, giornali, e risalita verso casa.
Anche i pomeriggi di Grace sono pieni di impegni che vanno dalla ceretta all'erboristeria, dal parrucchiere al negozietto etnico, alle visite di cortesia, mentre io dormo e i bambini giocano a pallone per strada come dei ninos delle favelas.
"Ti sei riposato eh? Beato te che puoi dormire di pomeriggio, io con questi due come faccio!".
Dai balconi, le amorevoli mammine richiamano i loro adorati pargoletti urlando "Stronz' e'mmerda, vien' a 'ccasa!".
Quando Grace si ferma all'ombrellone ( "Finalmente un attimo di pace..." )
sfoglia l' immancabile Vanity Fair, si immerge nell'ultimo David Leavitt, o commenta le foto del numero di Agosto di AD, la rivista fatta apposta per far sentire pezzente chiunque, con "le ville piu' belle del mondo".

A casa, occupa militarmente l' I-pod e l'accrocchio "On tour" che lo amplifica, e programma a ripetizione solo gli album di cover di Paul Weller, Negramaro, Seu Jorge, e "le piu' belle canzoni di Sergio Caputo". Io posso ascoltare quello che voglio solo quando lavo i piatti.
La sera, Grace si sbizzarrisce a farci provare tutti i ristoranti del Gargano.
Nel più chic di tutti, a strapiombo sul mare, mentre il bambino piccolo dice "Vorrei vivere nel bagno di questo ristorante, tanto è bello", il grande sentenzia "Beh, qui è talmente elegante che se costa caro fanno bene!". Ad alta voce.

In un Agosto vessato dal maltempo ovunque, anche in Sardegna, sul Gargano invece i giorni di brutto tempo sono stati due. Per il resto, bellissimo, sempre. In quei due giorni siamo riusciti ad andare al ristorante anche a pranzo, e sono bastati perchè Grace potesse dire che faceva brutto e freddo per tutto il resto del mese. Bastava una nuvoletta all'orizzonte, appena visibile in un cielo azzurro con il sole allo zenith, per sentirla dire "Vedi? Viene brutto anche oggi".

Io sono tornato dalle vacanze. Lei ancora no. Sono ripartito con il bagagliaio pieno di olio, salsa di pomodoro del contadino, liquori locali, olive locali, vini locali, il tamburone da pizzica, il surf di Spiderman, e naturalmente il cuscino di Grace, quello di Milano, che le avevo portato in Puglia perchè non può mica dormire con un cuscino qualsiasi, deve avere il suo.

Stasera al telefono mi ha detto che ha già prenotato telefonicamente le prossime 12 sedute di Pilates a Milano perchè si sente in colpa che in vacanza ha mangiato troppo, "...mi sento gonfia, devo smaltire". Mi ha detto anche che quando tornera' le piacerebbe trovare a casa una cena a base di sushi,e i bambini, in coro "E per noi gli spaghetti cinesi!".

Monday, August 01, 2005

Nata li' in Puglia

Il giorno del mio compleanno devo essere a Bari perche' lavoro ad un festival musicale il cui headliner e' Natalie Imbruglia.
Grace ha fatto l'Universita' a Bari, abbiamo amici li', e' il mio compleanno, insomma dai, portiamoci la famiglia.
Grace e i bambini sono gia' in Puglia dai nonni e arrivano qualche ora prima di me. Appena atterro squilla il telefono: "Siamo in hotel. Quando arrivi, che voglio andare a fare shopping?"

Siamo in una bellissima suite che comprende una vera stanzetta per bambini, con carta da parati ad orsetti, tv con videoregistratore e ampia scelta di cartoni animati dal Re Leone a Shrek, trenini di legno e giochini vari, bagno solo per loro con tenda doccia a palloncini colorati, e all'arrivo hanno avuto in regalo dall'hotel un piccolo subbuteo.

In attesa del papa' hanno razziato il frigobar, varie bottigliette di bibite giacciono vuote in mezzo a rimasugli di patatine.

Grace e' al telefono con la reception: "In camera nostra l'aria condizionata e' troppo forte, fa freddo, non riesco ad abbassarla, in camera dei bambini fa troppo caldo, non si riesce a regolarla..."

"Andiamo a mangiare un gelato!", propongo, e mentre siamo in gelateria Grace sparisce in un negozio di roba indiana e ricompare con un cestino della spazzatura nuovo. " Bello, vero? Lo porti tu a Milano, come bagaglio a mano...".

Cena dal famoso ristorante "Il Pescatore" (maglietta autografata di Ronaldo in cornice, ostentata a dimostrare il livello di frequentazione VIP) e brindisi di compleanno con amici.

Il giorno del concerto Grace, i parenti stretti, e i suoi amici baresi prendono posto in area VIP. Ma ai bambini non basta, vogliono andare backstage, conoscere Francesco Renga, e avere il suo autografo. Lo dicevo io che si erano abituati troppo bene ad Arezzo Wave.

Grace rimane in area VIP con un sontuoso buffet, ogni ben di dio da mangiare e da bere, a chiacchierare con le amiche ( "..la Imbruglia e' tutta rifatta, si vede..."), io mi porto i ragazzi dietro il palco.
Ale dice a chiunque incontra "Lo sai che Franceso Renga mi fa l'autografo?"
E infatti arriva Renga, autografo, foto insieme e ciao ciao. "Sei stato bravo a vincere il festival di Sanremo", gli dice Enrico, che gia' dimostra come saper blandire una pop star.

Il giorno della partenza, nella sala della colazione dell'hotel, le cameriere sono terrorizzate perche' ormai conoscono le pretese di Grace in termini di aria condizionata. "Qui e' troppo forte, ci mettiamo li' nell'angolo, anzi no, li' arriva di taglio e i bambini si ammalano. Potete spegnerla, anzi abbassarla, anzi, tenetela cosi' ma orientata di la', noi ci mettiamo qui e ai bambini metto le felpe....". Le poverette non sanno piu' cosa fare.

Grace annuncia "Vado alla stazione a fare il biglietto del treno, tu intanto porta i ragazzi a fare un giro". Si ripresenta un' ora dopo con un anello.

Il regalo di compleanno di Grace e' una macchinetta tagliacapelli, "Cosi' la usate sia tu che i bambini e risparmiate sul barbiere" (sottinteso: cosi' ci posso andare di piu' io).

Prezzo del regalo: 11 euro. Che ho pagato io.