Sapore di sale, sapore di mare: Grace alla conquista della Versilia
Dopo essere diventata la reginetta di Curma, e la miglior cliente del levante ligure, a Grace mancava la conquista del litorale piu' caro d'Italia.
Complice l'invito di certi conoscenti, ci ritroviamo a passare il lungo weekend del 2 Giugno mica a casa di amici o in un albergo qualsiasi, bensi' presso lo storico Grand Hotel Principe Di Piemonte, recentemente riaperto dopo due anni di radicale ristrutturazione, il che giustifica una spavalda impennata dei prezzi.
Sistemazione: suite vista mare formata da stanza con DUE letti a una piazza e mezza ciascuno con baldacchino, balcone reale, stanza per i bambini, DUE televisori al plasma, bagno grande come un monolocale fornito di una trentina di asciugamani, e capiente cabina armadio ( "Sai che per entrare nel nostro armadio c'e' una porta?", dira' quel piccolo spandimerda di mio figlio ad un amichetto sulla spiaggia ).
Tra le facilities dell'albergo:
"Obiettivo Benessere": health and beauty center che oltre a percorsi guidati tra saune, bagni turchi e "trattamenti viso", offre un programma di massaggi dai nomi tipo "Massaggio connettivale", "Massaggio al miele della gallura" e "Massaggio chocolat", oltre a proposte platealmente sporcaccione quali "Massaggio a 4 mani".
"Menu dei cuscini": a richiesta del cliente, tre diverse linee di cuscini sui quali dormire, dalla "linea ergonomica" con cuscini al lattice ortocervicale, fino alla "linea bioaromatica" che offre un cuscino che sprigiona olii essenziali di rosa e lavanda, uno alla menta e geranio, e uno al sandalo, fino alla splendida "linea bioenergetica" che propone come picco creativo il "guanciale antistatico in fibra di rame", che come spiegano allunga la vita e aiuta il cervello a funzionare meglio.
E per finire, un sontuoso buffet di prima colazione al cospetto del quale i miei figli, armati di piattino, dichiarano all'unisono, "prendo tutto quello che mi piace", mescolando fragole e salame, cornetti e pezzi d'anguria, cereali affogati nel succo di pomodoro e mozzarelline che galleggiano nel cappuccino.
Ma il bello deve ancora venire.
I nostri amici ci danno appuntamento allo stabilimento balneare "Lido", gestito da una coppia di miliardari, lui, viareggino, lei venezuelana, per i quali la gestione dello stabilimento "e' solo un hobby". In realta' sono proprietari terrieri di mezza Florida e mezzo Venezuela, vivono sei mesi all'anno a Miami, e tra le altre proprieta' immobiliari hanno un castello che si staglia proprio li', di fronte a noi, nel mezzo del lungomare di Viareggio. "Pero' - confida lei a Grace - mi sa che lo vendiamo. Che ce ne facciamo di duemila metri quadri su cinque piani?". Gia', dico io, ma a chi cacchio lo vendi un mammatrone del genere? "Mah - risponde la venezuelana con nonchalance - a chiunque abbia voglia di spendere 8 milioni di euro". Grace mi guarda come a dire "E tu, pezzente, non ti fai avanti?"
Il "Lido" e', di giorno, un "bagno" frequentato solo dai soci stagionali, niente poveracci che affittano l'ombrellone alla giornata, solo abitue' che pagano quei 5/10.000 euro a stagione, ombrelloni, "tende" e sdraio ben distanziate, con clienti che si lamentano dei telefonini dei vicini, altri che non vogliono stare "vista porto" ma preferiscono la "vista golfo", quando basterebbe spostare la sdraio per risolvere, e uno in particolare che a inizio stagione si presenta li' con il sensitivo che gli orienta la tenda feng shui in modo da ricevere le vibrazioni giuste.
Di sera, si trasforma in raffinato ristorante di pesce sulla terrazza, con musichina diffusa di orientamento soul jazz ( Lauryn Hill unplugged, Incognito, Digable Planets, Joss Stone, e l'immancabile Kenny G.).
Ovviamente, tre giorni pranzo e cena sempre li', tranne una cena "in pineta" in quella che gli amici ci descrivono come "una bettola", ma che in realta' e' tanto rustica quanto cara.
Durante il giorno Grace mi smolla regolarmente i pargoli per scoprire tutti i negozi del lungomare. "Devo prenotare il parrucchiere", dice alla venezuelana, che si sta organizzando il viaggio a New York, dove andra' a trovare i parenti nel loro attico in Park Avenue. "Guarda - risponde lei - vai da Massimiliano. E' un po' piu' caro degli altri, ma e' il piu' bravo". E via che Grace si fionda da Massimiliano, mentre i bambini si buttano in mare, seppelliscono nella sabbia la macchina fotografica, prendono a pallonate le vecchiette.
I bambini: Alessandro si innamora di una bambina ricchissima, Tiziana, che non lo caga. Enrico e' gasatissimo all'idea che il presidente dell'Inter Moratti e l'allenatore della Nazionale Lippi abitino a pochi metri di distanza.
Insomma, tutti e tre, conquistati dalla Versilia, per la prossima stagione, mi offrono tre alternative:
1) passare l' intera estate nella splendida cornice del Grand Hotel 2) affittare una casa a Viareggio 3) comprare una casa a Viareggio.
Perche', come chiosa Grace: "Un weekend cosi', ti rigenera".
0 Comments:
Post a Comment
<< Home